La ruggine delle piante è una delle più spiacevoli malattie che possono andare a ledere lo sviluppo e la crescita del nostro giardino; si tratta di un fungo parassita che rischia di diventare la causa di morte per le siepi e le piante, ma attraverso alcuni semplici consigli sarà possibile riuscire a sconfiggerla e ripristinare la salute del nostro spazio verde.
Questa malattia è tra le più diffuse e può colpire un ampio numero di specie senza preferenze, passando da peschi ad abeti senza dimenticare rose, sedano, grano, segale o prezzemolo. Nessuno è salvo quando si parla di ruggine delle piante, che si manifesta sulle foglie, sugli steli e i fiori sotto forma di pustole tonde di colore arancio, giallo o marrone. Col passare del tempo le pustole assumono una colorazione nera e questo rappresenta l’ultimo stadio della malattia che va a seccare le zone colpite, portando la pianta a perdere le foglie. Il processo inizia prima con un forte rallentamento delle attività vegetative, poi la pianta deperisce.
Solitamente questi funghi si sviluppano in zone con acqua e forte umidità, dove le temperature sono comprese fra i 18 e i 24°, solitamente in primavera e raggiungono l’apice dello sviluppo nel mese di giugno. E’ vero però che la ruggine delle piante impiega parecchio tempo prima di seccare la pianta e questo ci permette di porre rimedio a questo processo.
Sarà un processo lungo a cui potete porre fine anche con dei rimedi naturali. Il responsabile di questa malattia è un fungo che si sviluppa in terreni umidi con temperature che variano dai 18 ai 24 gradi: per sconfiggerlo potete preparare due infusi completamente naturali con cui annaffiare le vostre piante.
Come prevenire e curare la pianta
Per prevenire il problema non bagnate il fogliame ed eliminate le parti malate man mano che le notate; se la malattia dovesse portare alla morte della pianta invece gettate via il terriccio ed assicuratevi di lavare con grandissima attenzione il vaso, utilizzando anche la candeggina. Per curare le piante invece eliminate subito le parti malate e andate a trattate la pianta con prodotti chimici tra i quali il difenconazolo, il propiconazolo, l’azoxystrobin o il solfato di rame, che è però meno efficace: questo trattamento dovrà essere ripetute ogni 10 giorni.
Esistono alcuni rimedi naturali con i quali potrete invece annaffiare le piante: uno di questi è a base di aglio (3 teste), che triterete e aggiungerete in 10 litri di acqua. Potrete versarlo nel terreno della pianta attaccata dalla ruggine.