Il platycerium, pianta che si caratterizza per il suo portamento estremamente elegante, arriva dall’Australia e dal Madagascar ma, al di là delle sue origini esotiche, si adatta alla perfezione anche agli appartamenti nostrani. Coltivare questa specie, nota anche con il nome di felce a corna di cervo, non è troppo difficile, proprio perché si tratta di una pianta che ben si adatta, senza troppi problemi, alla vita di casa: è in grado, per esempio, di vivere in luoghi con poca luce, come per altro tutte le felci, e al tempo stesso presenta sulle foglie una pellicola particolare che impedisce ai raggi del sole, in combinazione con il colore scuro, di causare danni. Insomma, se anche il platycerium dovesse finire, per sbadataggine o distrazione, in una postazione molto luminosa, non ci sarebbe il rischio di vederla morire.
Che vaso scegliere per il platycerium?
Nel corso della stagione invernale, la pianta ha bisogno di temperature non inferiore ai 12 o 13 gradi, il che vuol dire che già a partire dal mese di settembre, o al massimo da ottobre, sarebbe preferibile metterla in casa, per evitare i potenziali danni che potrebbero derivare dalle temperature troppo basse della sera e della notte. Per quel che riguarda la collocazione, il platycerium dovrebbe essere posto all’interno di un vaso grande e non troppo profondo, con dei ciottoli necessari a far sì che il peso delle fronde non lo faccia rovesciare: è bene ricordare, infatti, che a fronte di un apparato radicale di dimensioni contenute, il resto della pianta tende a svilupparsi con una certa facilità in ampiezza.
Il terriccio dovrebbe essere quello che viene utilizzato per le orchidee o per le altre piante epifite, mentre potrebbe essere utile ricorrere a del filo metallico per fissare la pianta al vaso ed evitare che venga scalzata, in presenza di forte vento, dal terreno incoerente: se si opta per questa soluzione, in ogni caso, è necessario adoperare un filo il più possibile sottile da avvolgere attorno alla pianta e da infilare nel vaso, per poi fermarlo al di fuori del foro di scolo dell’acqua. Il concime va usato solo tra marzo e settembre, una volta ogni due settimane.