La pianta mangiafumo è chiamata spesso nolina come il nome della famiglia a cui appartiene, il nome botanico però è stato tramutato in beaucarnea, dunque nella sua “carta d’identità” si legge: beaucarnea recurvata. La mangiafumo è una succulenta di origine messicana molto diffusa nell’America centrale, il fusto legnoso ha la tipica forma a caudes, una sorta di bottiglia con il fondo ricco di acqua ben posizionato vicino al terreno. Alcuni esemplari di mangiafumo che crescono in natura raggiungono altezze mostruose e superano i 10 metri, all’apice vi sono dei folti ciuffi di foglie sottili che cadono verso il basso, le cui punte si arricciano come se fossero dei nastri. Noi la conosciamo soprattutto perché viene coltivata in appartamento e difficilmente la vedremo crescere e raggiungere enormi dimensioni visto che ha uno sviluppo piuttosto lento.
Come coltivare la mangiafumo
La mangiafumo è una pianta da regalare a chi non ha il pollice verde perché riesce a sopportare per mesi qualsiasi tipo di condizione ambientale, è preferibile collocarla in una posizione luminosa al riparo dalle correnti di aria fredda che proviene dalla finestra o dal condizionatore e dal calore dei termosifoni e del riscaldamento. Fortunatamente, se dimenticate per un lungo periodo di innaffiare la mangiafumo, non succede niente. Durante l’inverno si può fornire acqua anche una volta al mese, mentre in estate è sufficiente anche due volte a settimana. Da marzo a settembre aggiungete all’acqua un concime per succulente, povero di azoto e ricco di potassio.
Se tenete la mangiafumo in casa, ricordate che in inverno la pianta va in riposo vegetativo quindi lasciatela in una stanza poco riscaldata con una temperatura compresa tra 10-20°C, un altro posto ideale è il pianerottolo delle scale.
Spesso le punte delle foglie della magiafumo seccano, con una forbice basta praticare un taglio per dargli nuova vita. Le foglie completamente marroni invece possono essere rimosse dalla base. Per non stressare la pianta si deve coltivare in un vaso piccolo (pochi millimetri più grande rispetto al caudex) perché l’apparato radicale è piuttosto contenuto, infatti la mangiafumo si trapianta solo ogni 3-4 anni. Il terreno deve essere impermeabile e ben arieggiato, un terriccio universale miscelato con sabbia e pietra pomice costituisce la dimora perfetta per la mangiafumo.
Per quanto riguarda i parassiti e le malattie vi informiamo che la mangiafumo è attaccata spesso dalla cocciniglia che tende ad annidarsi alla base delle foglie ed è piuttosto difficile accorgersi in tempo dell’infestazione. La cura migliore è rimuovere le foglie, talvolta si taglia anche il ciuffo. Non vi preoccupate, in breve tempo ne spunta uno nuovo e per precauzione vaporizzate spesso con acqua demineralizzata. Una delle malattie della mangiafumo è il marciume radicale che si evita dando acqua alla pianta solo quando il terreno è asciutto.
Curiosità della pianta mangiafumo
Secondo una leggenda metropolitana questa pianta migliora l’aria degli appartamenti dove vivono fumatori. Tutto questo non è vero, la mangiafumo sopravvive anche se fumate 2 pacchetti di sigarette al giorno, voi vi ritrovate con i polmoni intasati. Purtroppo c’è solo un piccolo fondo di verità in questa leggenda, infatti negli uffici si trovano spesso accanto alle stampanti.