Lingua di suocera o epiphyllum

lingia di suocera

Le Epiphyllum o lingua di suocera sono un genere di pianta cactacea priva di spine che ha origine nelle foreste tropicali dell’America Centrale: sono generalmente fiori grandi che si schiudono solo di giorno e presentano colori sgargianti. Hanno un aspetto esotico con fusti piatti e sono quasi tutte specie che vivono su altre piante, necessitando quindi sostegno esterno per sopravvivere. Vivono in un ambiente umido e sono piante grasse note per essere considerate d’appartamento poiché vantano grande facilità di coltivazione; hanno bisogno di modeste quantità di terreno, che sia soffice e torboso, e di abbondanti concimazioni tra marzo e settembre.

Nel suo ambiente naturale la lingua di suocera cresce sugli alberi nutrendosi di materiale in decomposizione e idratandosi grazie alla pioggia e alla forte percentuale di umidità. Gli steli possono raggiungere la lunghezza di un metro, inizialmente sono di colore verde chiaro poi si sfumano fino al grigio.

Lingua di suocera 2

CARATTERISTICHE

Nonostante le Epiphyllum siano cactacce non possono essere considerate piante tipiche dei deserti e non necessitano di molto sole; si sviluppano al meglio in luoghi ben illuminati e sono coltivate in vasi di 15-25 cm, sfruttando un terriccio di foglie e farina di ossa, un concime organico. Quando si formano i boccioli, ogni 15 giorni bisogna utilizzare un fertilizzante ad alto contenuto di potassio; dal mese di aprile a settembre è bene distribuire, una volta al mese, un concime per piante fiorite. La lingua di suocera deve essere rinvasata annualmente in seguito alla fioritura.

Vaso e substrato

Prima di scegliere il vaso per questa pianta è opportuno sapere che nel giro di qualche anno tenderà a diventare molto grande, con steli lunghi e pesanti: optate quindi per un contenitore di grandi dimensioni che si più largo che alto, poiché le radici non necessitano di andare in profondità. E’ fondamentale che il terriccio sia molto drenante e con un pH acido: dovrete quindi preparare una miscela di 2/3 di terriccio per piante acidofile e 1/3 di materiale drenante, per esempio sabbia di fiume o perlite. Dopo aver composto il vaso dovrete attendere almeno 48 ore prima di irrigare.

Innaffiatura

L’innaffiatura deve essere abbondante nel periodo vegetativo, tra ottobre a marzo si tiene il terriccio appena umido, senza lasciar asciugare le radici; non appena si formeranno le gemme si andrà ad aumentare la quantità di acqua fornita. Attenzione però, perché le annaffiature eccessive nel periodo invernale tendono a far marcire le radici: in questo caso si può quasi sospendere l’intervento di irrigazione per portare la pianta a entrare in riposo vegetativo. Nel periodo più freddo dell’anno la temperatura minima non deve scendere sotto i 10°. Durante l’estate è preferibile vaporizzare spesso con acqua demineralizzata e la pianta può essere esposta all’esterno rispettando le sue esigenze di luce;da novembre a maggio invece è consigliabile tenerla in casa.

Malattie della pianta

I parassiti più comuni per la lingua di suocera sono le pulci di terra e le cocciniglie cotonose, che solitamente assomigliano a un raggruppamento di pidocchi con una muffa bianca in superficie. Per combatterli sono molto efficaci gli insetticidi sistemici che vengono somministrati grazie all’irrigazione.