Il ciclamino è una delle piante da appartamento più amate, è originaria dell’Europa e dell’Asia, comprende 15 specie e appartiene alla famiglia delle Primulaceae. Storicamente questo fiore, che veniva coltivato fin dall’epoca romana e greca, venne coltivato in Inghilterra, seguita a ruota da Francia e Germania che hanno saputo renderlo un fiore amatissimo già agli inizi del 1900. Secondo il significato dei fiori questa pianta viene regalata come augurio per l’arrivo di un bambino o come portafortuna per una persona sfortunata.
I ciclamini denominati semi-rustici nelle zone dove prevale un clima freddo possono essere coltivati preferibilmente in appartamento, preservando così il loro sviluppo: la temperatura ottimale infatti è di 18-20°C e non deve mai affrontare temperature inferiori ai 15°C. Evitate sempre di locarli vicino a stufe o ad altre fonti di calore, poiché necessitano già in natura di innaffiate ben regolari e umidità costante.
Uno dei punti di forza del ciclamino è il fatto di essere raramente attaccato dai parassiti: capita di dover far fronte ad attacchi di afidi o di acari e per bloccarli bisogna scegliere un antiparassitario specifico. La pianta però rischia il marciume radicale e la botrite (detta muffa grigia), una malattia che si sviluppa in caso di eccessive annaffiature. Per tale motivo è fondamentale organizzare al meglio la fase di irrigazione che è sempre meglio accompagnare con una costante e attenta pulizia.
Inoltre il ciclamino può essere attaccato, come detto in precedenza, dal ragnetto rosso, meglio noto come acaro: si riconoscerà la loro presenza per un forte ingiallimento delle foglie e per la perdita di vitalità della pianta. Solitamente è un rischio che si corre solo se si va a collocare la pianta in un ambiente troppo secco.