Fico d’india: il segreto della pianta più fotografata

fichi d'india affettati

In questo nuovo articolo vi porteremo alla scoperta del fico d’india (opuntia) una pianta affascinante del bacino del mediterraneo originaria del Messimo. L’opuntia ha fusti eretti o prostrati generalmente suddivisi in segmenti ovali e piatti che hanno un diametro che va da 30 a 70 centimetri di colore verde brillante, ovvero le pale che presentano poche spine raggruppate

fico d'india_opuntia

Dalla primavera il fico d’india inizia a produrre fiori a coppia di diversi colori sui margini delle pale, qualche mese dopo invece nascono i frutti ovali, carnosi e con la buccia ricoperta di spine. I frutti dell’opuntia si mangiano crudi mentre le pale (anche esse commestibili) devono essere cotte e private delle spine. Probabilmente per molti di voi le spine del fico d’india sono inutili, però dovete sapere che hanno una funzione importante per la pianta, in quanto trattengono l’umidità. Purtroppo si staccano facilmente sia dalle pale che dai frutti, quindi bisogna prestare molta attenzione quando si maneggiano e indossante dei guanti perché si conficcano in profondità nella pelle.

Vi sono circa 300 specie di opuntie e nella famiglia delle cactacee costituiscono il gruppo più consistente. Pur provenendo da zone aride questo non significa che odiano le basse temperature. Sulle Ande si trovano molte opuntie che sono riuscite ad adattarsi alle altitudini, il motivo è piuttosto semplice, nelle zone desertiche vi è una forte escursione termica, dunque le piante devono essere molto resistenti. Grazie a queste caratteristiche, il fico d’india è una pianta che può essere coltivata anche in casa senza alcuna difficoltà. In estate le opuntie devono essere disposte in pieno sole, mentre in inverno è opportuno spostarle in un luogo riparato. Ovviamente quelle coltivate sul terrazzo non possono fruttificare perché non hanno gli spazi giusti.

fico d'india

Come prendersi cura del fico d’india

Quando vediamo le piante di fico d’india non riusciamo a resistere alla tentazione di possederne una, come vi abbiamo già detto è facile da coltivare. Le annaffiature delle piante giovani devono essere sporadiche (da ottobre a marzo basta eseguirne una al mese), le piante mature invece si accontentano dell’acqua piovana. Prima di somministrare altra acqua bisogna aspettare che il terreno sia asciutto ma in estate è bene dare acqua alla pianta 1 volta a settimana.

Per quanto riguarda il terreno non vi sono preferenze particolari, è importante che sia ben drenato e di tipo sabbioso, al fico d’india non piacciono i terreni ricchi e umidi e i ristagni d’acqua possono causare marciume a livello dell’apparato radicale. Il terriccio per piante grasse in vendita nei centri di giardinaggio è perfetto per coltivare il fico d’india, ma una buona miscela si può ottenere con 1/3 di sabbia di fiume, 1/3 di terra da giardino, 1/3 di compost e perlite. Sul fondo del vaso realizzate uno strato drenante con ghiaia.

L’opuntia è soggetta a frequenti attacchi della cocciniglia, infatti è utilizzata per l’allevamento di questi insetti a scopo alimentare. Per debellarli basta pulire le pale con alcol e cotton fioc, se l’infestazione ha raggiunto livelli pericolosi per la pianta si devono usare prodotti specifici come l’olio bianco che si attiva con un insetticida specifico.