Hai appena ricevuto in regalo una bellissima orchidea ma hai dubbi su come prendertene cura al meglio? Qui trovi cinque preziosi consigli per curare le orchidee in casa come un vero giardiniere.
Come curare le orchidee in casa
L’orchidea nel linguaggio dei fiori rappresenta la bellezza e l’eleganza, in alcuni casi si regala come ringraziamento per la concessione d’amore. Ecco il modo migliore per rendere omaggio al suo splendore.
Esposizione alla luce
L’orchidea ha bisogno di un ambiente caldo e umido. Spesso l’ambiente privilegiato è proprio il bagno, se si dispone di una stanza abbastanza grande da poter ospitare uno o due vasi. Anche la luce solare è fondamentale: l’orchidea deve essere esposta a sud e avere luce nel corso di tutto l’anno. Soprattutto temono le escursioni termiche, quindi in inverno hanno bisogno di qualche accorgimento in più, visto l’utilizzo di fonti di riscaldamento come i termosifoni.
Irrigazione della pianta
L’orchidea non necessita di grandi quantità di acqua: va innaffiata poco e spesso ma prima di farlo è bene toccare il terreno, perché se è ancora umido allora la pianta non ha bisogno di ulteriore acqua.
Soprattutto, l’orchidea teme l’acqua con troppo calcare: in linea di massima, quella del rubinetto non è idonea. Meglio prediligere dell’acqua in bottiglia o addirittura, se possibile, acqua piovana.
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Vaso per curare le orchidee
L’orchidea è una pianta di particolare bellezza ma proprio per preservare questo suo splendore ha bisogno di attenzioni specifiche. Anche per quanto riguarda il vaso, meglio travasarla in uno di vetro trasparente. In questo modo, sarà possibile seguire il decorso di crescita delle radici: se appaiono secche o marce è il momento di intervenire, in quanto causeranno la caduta delle foglia.
Cura delle foglie
Le foglie indicano lo stato di salute dell’orchidea. Se le foglie risultano ingiallite solo dal lato esposto alla finestra, significa che riceve un irraggiamento troppo forte e la pianta va girata o spostata. Può darsi invece che l’ingiallimento delle foglie sia generalizzato, allora vuol dire che l’acqua utilizzata è troppo calcarea.
Se invece cominciano ad accartocciarsi su se stesse e non nascono germogli, l’orchidea necessita di una maggiore esposizione al sole. Se infine foglie e fiori stanno bene ma presentano delle macchie, può darsi il caso che la temperatura in casa sia troppo bassa (ha bisogno di almeno 20°) o che la pianta abbia contratto un fungo.
Concime per orchidea
La fase vegetativa è la più delicata e la più preziosa per la vita della pianta: per le piante in appartamento, l’ideale è dare una mano a Madre Natura, utilizzando una fialetta di concime liquido. Si tratta di un fertilizzante già pronto alluso, disponibile in fiale da inserire a testa in giù direttamente nel terreno.
Infine, quando giungerà il momento di effettuare il rinvaso della pianta, bisognerà prima di tutto bagnare molto la terra. Poi si potrà estrarre la pianta con delicatezza per trasferirla in un vaso più grande. Questo passaggio è molto importante e di solito è possibile ricavare due o tre nuove piante di orchidea, a partire da quella originaria. Questa operazione va svolta ogni 4 o 5 anni.