Un aspetto a cui a volte non si dedica la giusta attenzione, nella manutenzione del giardino, è quello che riguarda la neve: durante i mesi invernali, al di sopra dei 300 metri sul livello del mare e in generale nelle regioni più settentrionali, l’eventualità che nevichi non è certo remota, ed è per questo che è bene sapere come comportarsi per evitare che il giardino venga compromesso o danneggiato. Nel caso in cui la neve si fermi sui cespugli e sulle piante, infatti, il suo peso è in grado di deformare le chiome e di rompere i rami. Ma non è tutto: conseguenze ben peggiori si possono verificare per gli alberi, a maggior ragione per quelli non potati in modo corretto, che in seguito a nevicate molto abbondanti potrebbero essere sradicati con pericoli evidenti anche dal punto di vista della sicurezza.
Appare evidente, quindi, che una delle soluzioni da mettere in pratica per evitare che la neve faccia danni in giardino è quella di dedicarsi alla potatura dei rami con regolarità: un accorgimento che consente di prevenire molti inconvenienti. I sempreverdi dovrebbero essere potati – anche in misura leggera – nel corso della stagione estiva, durante il cosiddetto riposo vegetativo, che si verifica nel mese di luglio e in quello di agosto; se si ha la necessità di procedere a potature più consistenti e strutturali, invece, è meglio optare per il momento del risveglio vegetativo.
La neve, inoltre, può essere pericolosa anche se semplicemente si deposita sul prato: uno strato nevoso che non si scioglie dopo due o tre settimane rischia di danneggiare l’erba. Il problema, in questo caso, è che non si può fare nulla: anzi, il semplice calpestare il prato ghiacciato è causa di traumi e danni alle piante. Camminando, si compatta la neve, che diventa più pesante e finisce per soffocare l’erba, schiacciandola.
Infine, è bene ricordare che sui tappeti erbosi, per colpa della neve possono comparire anche delle malattie fungine, come per esempio il marciume grigio delle nevi, la muffa delle nevi e il marciume rosa invernale: tutte evitabili, in ogni caso, con dei trattamenti preventivi autunnali ad hoc e con il ricorso a fungicidi sistemici.