Tra le tante piante da giardino su cui si può contare per rendere più bello e accattivante il proprio spazio verde, non si può fare a meno di prendere in considerazione la fucsia, una specie che non ha bisogno di attenzioni particolari se non per ciò che riguarda l’acqua: è necessario, infatti, irrigarla con una certa regolarità nel periodo che va dal mese di marzo a quello di ottobre, dal momento che tra la primavera e l’inizio dell’autunno le temperature elevate potrebbero fare in modo che il terreno si asciughi troppo. Le conseguenze di questo evento sarebbero pericolose, nel senso che la struttura della pianta potrebbe essere intaccata e i fiori potrebbero seccare rapidamente.
Vale la pena di sottolineare, per altro, che ci sono alcune specie di fucsia che sono più resistenti rispetto ad altre, ma è comunque preferibile non rischiare. A questo genere di pianta appartengono, in realtà, poco più di cento specie differenti: da noi a essere coltivate sono soprattutto quelle di dimensioni piccole o medie, poco rustiche. Le si utilizza come perenni o come annuali, e nel corso della stagione invernale le si ritira in una serra temprata. Non mancano, in ogni caso, delle specie rustiche da impiegare in qualità di arbusti da giardino.
Come si coltiva la fucsia
Coltivare la fucsia richiede un certo grado di attenzione e la massima cura, fermo restando che l’impegno è tanto più semplice quanto più favorevoli sono le condizioni ambientali con cui si ha a che fare. Si tratta di una pianta che ama le posizioni raggiunte da una notevole illuminazione, anche se è bene evitare il contatto con i raggi del sole, almeno per periodi troppo lunghi. La maggior parte delle specie che si possono acquistare nei garden center fa fatica a sopportare il freddo: è questo il motivo per cui si tende a coltivarle in giardino unicamente in occasione della bella stagione.
La parte aerea degli arbusti più recenti può essere messa a repentaglio da gelate molto intense. In linea di massima, i climi da ricercare sono quelli freschi, meglio se caratterizzati da una evidente escursione termica tra la notte e il giorno. Dal punto di vista geografico, pertanto, questa specie cresce nel migliore dei modi soprattutto nel Nord Italia, nelle zone di mezza montagna o vicino ai laghi: è qui che le fioriture sono continue e non problematiche, da marzo alla fine dell’estate. Inoltre, in queste zone il sole non è mai pericolosamente caldo.