Lo zafferano è un ottimo ingrediente in cucina, sia per il suo sapore e la sua profumazione, particolarmente intensi, che per il suo colore acceso capace di dare un tocco in più ai nostri piatti. Ma, ahimè, lo zafferano è anche conosciuto per il suo prezzo decisamente alto. Chi non ha pensato, a questo proposito, di avviare una piccola coltivazione di zafferano per conto proprio? Farlo non è così difficile, basta sapere come.
Coltivare lo zafferano in casa? Si può!
Iniziare a coltivare lo zafferano: qualche dritta
Lo zafferano ha bisogno di molta luce, ma può essere coltivato in qualunque fascia climatica senza problemi. Il terreno deve poter drenare facilmente l’acqua, dunque niente terricci argillosi, sì a quelli che respirano; una leggera pendenza è l’ideale. Quando compri i bulbi, tieni presente che il loro diametro deve essere di almeno 2 cm, e devono essere completamente asciutti. Ricorda che lo zafferano deve essere irrigato solo nei periodi di siccità.
Coltivazione e cura
Bisogna dare acqua alla pianta di zafferano solamente prima della fioritura (settembre – ottobre), e nel mese di marzo; considerato che in questi mesi piove spesso, basterà questa come irrigazione della pianta. Ricorda di eliminare periodicamente le erbacce, per garantire una corretta crescita della pianta, e controlla che non ci siano lumache, tra i principali nemici di questa pianta.
Raccolta
Una volta completato il ciclo annuale (luglio-agosto), i bulbi andranno raccolti. Il processo è simile a quello per la raccolta delle patate, bisogna dunque scavare e raccogliere delicatamente i bulbi facendo attenzione a non danneggiarli. Bisogna poi tenerli in un luogo asciutto e riparato fino al momento di impiantarli nuovamente, a fine agosto. Il momento ideale per raccogliere lo zafferano è quando il fiore non si è ancora schiuso. Bisogna eliminare i petali e il polline, conservando solo i pistilli, ovvero i tre fili rossi al centro, che dovranno essere essiccati.
Essiccazione, conservazione e utilizzo
Disponete i pistilli su fogli di carta da forno e fateli essiccare nel forno ventilato. I tempi di essiccazione sono molto brevi, i pistilli non devono risultare più umidi, ma fai attenzione a non bruciarli! Potrai poi conservare i pistilli in un vasetto di vetro anche per un anno, ma ricorda di tenerli in un luogo asciutto. Per l’utilizzo non c’è bisogno di polverizzare lo zafferano: basta metterlo in ammollo in poca acqua, che potrai poi utilizzare nelle tue ricette insieme ai pistilli.
Ora hai tutti gli strumenti per coltivare lo zafferano in casa: sei pronto?