Hai in mente di cominciare a coltivare fagioli? Beh, la tua idea non è poi così strana, e nemmeno troppo difficile da mettere in pratica; questi legumi, d’altra parte, hanno il pregio di adattarsi con relativa facilità a quasi tutti i tipi di terreno, anche se si trovano meglio con quelli a medio impasto; perché? Perché sono caratterizzati dalla presenza di ghiaia, torba, sabbia e compost, che sono in grado di amplificare la loro capacità drenante. Devi solo prestare attenzione ed evitare i terreni troppo compatti, quelli argillosi e quelli calcarei; bisogna, inoltre, ricordare che il pH migliore per i fagioli è compreso tra 6 e 7.
Quando iniziare a coltivare fagioli
Una volta che hai deciso di coltivare fagioli, devi aspettare il periodo giusto per farlo: il che vuol dire, più che altro, attendere che svanisca il pericolo di gelate. Al Sud puoi metterti all’opera già nel mese di marzo; al Nord, invece, ti conviene aspettare qualche settimana in più: maggio è il momento ideale per non correre alcun rischio. La germinazione dei legumi non è delle più rapide, ma hai comunque la possibilità di velocizzarla; è sufficiente che tu tenga per qualche giorno i semi all’interno di un recipiente riempito con dell’acqua tiepida; questo fino al momento in cui non comincia a comparire una piccola radice. Quello è il segnale che ti indica che devi procedere con la semina, beneficiando non solo di una germinazione più rapida, ma anche della certezza di non dover fare i conti con gli attacchi dei parassiti.
Se scegli di seminare e coltivare fagioli sul terrazzo, non andrai incontro a particolari inconvenienti; c’è, però, una condizione, ossia quella per la quale opti per le varietà rampicanti: lo Spagna bianco, per esempio, oppure il borlotto lingua di fuoco. Faresti meglio a preferire i vasi di terracotta, che permettono alle radici e al terreno di respirare meglio. Ovviamente, nel caso in cui tu scelga di puntare sulle specie rampicanti, il consiglio è quello di collocare dei tutori, alti non meno di due metri.
Tempistiche, irrigazione e conservazione
Arriviamo alle tempistiche da rispettare. Tra il momento della semina e quello della raccolta possono passare tre o quattro mesi. L’importante è non eccedere con l’attesa; se aspetti troppo, rischi che la qualità dei legumi si comprometta. A proposito dell’irrigazione, ricorda che hai a che fare con una specie vegetale che ha sempre bisogno di quantità consistenti di acqua; ricordatene specialmente nel periodo compreso tra l’inizio della fioritura e la fase nella quale cominciano a ingrossarsi i baccelli. Per la conservazione, invece, basta ricorrere a un luogo asciutto e fresco. Che ne dici? Ti è venuta voglia di coltivare fagioli?